SANTA CHIARA «Le dimissioni di tre consiglieri anticipano di fatto quanto era già stato definito»

L’intervento di Giovanna Pedrazzini, presidente del cda della Fondazione Santa Chiara

In qualità del ruolo che mi compete, come Presidente del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Santa Chiara, si prende atto della decisione sopravvenuta da parte di tre membri facenti parte dell’attuale CdA e si ringraziano i Consiglieri dimissionari Tiziana Bertoli, Antonio Colombi e Paolo Caretta per la disponibilità e l’impegno profuso durante tutto il periodo di permanenza nel Consiglio.

In questa fase, la casa di riposo Santa Chiara ha sviluppato un’intensa azione di ridefinizione e rafforzamento dell’intero spettro inerente la propria attività, concentrandosi a tutti i livelli nel rispondere al meglio alle esigenze degli ospiti, delle loro famiglie e del personale della RSA, come è stato dimostrato nel corso dei mesi, testimoniato dai risultati ottenuti e illustrati attraverso una serie di confronti, formali e informali, non ultimo quello tenuto in occasione della seduta della Commissione Welfare del Consiglio Comunale di Lodi.

Le decisioni amministrative attuate, sempre prese nell’interesse della struttura, hanno permesso di valorizzare ulteriormente il livello già avanzato dei servizi offerti agli ospiti, grazie all’operato di validi dirigenti, medici d’esperienza e un personale sanitario e assistenziale qualificato, tutti quotidianamente impegnati nell’offrire il meglio della cura rivolta ai bisogni sanitari e assistenziali delle persone anziane.

In termini economici, le anticipazioni sul bilancio annuale del 2023 suggeriscono un dato ampiamente positivo, con una quota d’avanzo intorno ai centomila euro dopo tre bilanci annuali profondamente negativi, con il 2022 chiuso in perdita per 1,2 milioni di euro.

Alla bontà di questo andamento si aggiungono numerose altre voci a conferma dell’inversione del trend che stava affliggendo negativamente la struttura, tra cui la ripresa delle diverse proposte di intrattenimento, divulgazione e confronto a disposizione degli ospiti, la costante saturazione dei posti letto, ben al di là dell’extrabudget riconosciuto da Regione Lombardia, la re-introduzione, il potenziamento e l’avvio di ulteriori opportunità di servizio garantite all’utenza e, non da ultimo, un meticoloso controllo dei costi, frutto di una visione rinnovata che si è perfezionata anche in ottica di riduzione delle dispersioni, qualificazione dell’offerta, aumento delle entrate e razionalizzazione dei costi.

Le dimissioni presentate da tre Consiglieri anticipano, di fatto, di un breve periodo ciò che era già stato definito, ovvero un’anticipazione della scadenza naturale dell’attuale CdA, fissata per il prossimo mese di ottobre ma già programmata con alcuni mesi di anticipo, anche in relazione alle dimissioni dell’attuale Direttora Generale, Cinzia Bonali, che secondo quanto verbalizzato nella seduta del CdA di ieri sera avverranno quanto prima.

A quel punto, per quanto concerne l’impegno del CdA, si tratterà di portare a termine le ultime operazioni per arrivare in modo armonico e funzionale all’uscita, consentendo alla struttura di assorbire in maniera adatta l’avvicendamento amministrativo e dirigenziale e permettere alla casa di riposo di ribadire nella misura più efficace il proprio Impegno sociale e territoriale, continuando a operare in una logica proficua di forte integrazione con le istituzioni e la comunità territoriale, assicurando professionalità e qualità massima alle prestazioni, con particolare attenzione alle fasce più deboli e fragili della popolazione.

Giovanna Invernizzi

Presidente del CdA della Fondazione Santa Chiara

Lodi

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