Il corpo smembrato di una ragazza sconosciuta viene ritrovato lungo la costa di La Laja nella Gran Canaria e gli unici indizi per poter risalire alla sua identità sono una collana e un tatuaggio. Inizia così l’ultima avvincente avventura di Ricardo Blanco il detective di Las Palmas che si trova a dover dipanare un’intricata matassa che vede coinvolti un cartello della droga e la tratta delle bianche in un paradiso nel mezzo dell’Oceano Atalantico, zeppo di turisti sognanti e vero paradiso per lucrose attività. Tra personaggi misteriosi e ambienti saturi di mistero, con le sue spennellate di humor nero Blanco deve destreggiarsi in un crescendo di emozioni dove passo dopo passo viene a contatto con un’umanità varia ed autentica, lontana anni luce dall’immagine stereotipata dell’isola delle meraviglie, inquadrandone i lati più bui e nascosti con le sue passioni e le sue paure. Scanzonato come sempre, con la sua scassatissima Volkswagen, tra festini, inseguimenti e sparatorie, il nostro eroe ci prende per mano e ci accompagna verso la soluzione dell’enigma.
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Jose Luis Correa, La traccia della sirena, Del Vecchio Editore, Roma 2013, pp. 292, 13 euro
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