Cesaretti, il romanzo scritto per tutta la vita

«Un romanzo di una forza sorprendente». Così Daniela Marcheschi presenta l’ultima opera di Gino Cesaretti, lucchese nato nel 1917 e morto, pochi giorni prima di Natale, a Bobbio (2015) e dalla pubblicazione di questo romanzo la cui stesura era iniziata negli anni Sessanta del Novecento e si è protratta, con ripetute revisioni, sino quasi ai giorni nostri. Un’opera esemplare per stile e scrittura con un ben dosato rigore cartesiano e mistero intorno al protagonista Filippo si affollano «personaggi appartenenti a ceti sociali più disparati» nell’Italia del primo Novecento sino al tragico settembre del 1943. Dall’incipit il romanzo cresce “corale” per numerosi innesti e “affluenti”, su più livelli, fra il grande schizzo di un’epoca e d’ambiente e inquietudini ragionative e morali, di cui spetta al lettore trovare le motivazioni ultime, tenendosi il narratore per lo più, a una precauzionale distanza dalla materia narrata. Sicuramente Lucido e buio è uno dei romanzi esemplari del Secondo Novecento.

Gino CesarettiLucido e buio, Prefazione di Daniela Marcheschi postfazione di P. CesarettiBolis Edizioni, Bergamo 2015, pp. 274, 18 euro

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