Un rapporto intricato, sovente difficile, irto di incomprensioni e molte volte analizzato con scarsi sentimenti acritici attraverso forti lenti deformanti quello tra la Chiesa e la Democrazia e più in generale dell’ultimo sessantennio di vita repubblicana. Agostino Giovagnoli ripercorre il fenomeno, la storia di questa relazione, analizzando una delle figure fondamentali della storiografia del cattolicesimo democratico italiano: Pietro Scoppola (1926-2007). Ripercorrendone la vita, dalla formazione spirituale e intellettuale, ma soprattutto grazie all’analisi puntigliosa delle sue opere, non solo delle grandi monografie, ma anche di alcuni saggi caduti nel dimenticatoio, e dei vari interventi pubblici, emerge così a vita nuova il pensiero dominante della concezione scoppoliana delle relazioni tra Stato e Chiesa.
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A. GIOVAGNOLI, Chiesa e democrazie, Il Mulino, Bologna 2011, pp. 239, 24 euro
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