L’AA è terrorizzato dal legame, da qualunque legame, «e se quello che vi manca è un caldo abbraccio, optate per una sciarpa d’angora». Se gli direte «Ti amo», risponderà «Grazie», se vorrete una parola gentile, sarete obbligate a chiedergliela, perchè frequentare un AA significa «dover elemosinare ogni momento di surrogato d’amore», come è scritto alla lettera “E” di questo Manuale per incaute frequentatrici di AA (Analfabeti Affettivi), scritto da tre autori bolognesi riuniti sotto lo pseudonimo di Concetta Trinidad. Una guida preziosissima (che è anche un blog: http://concettatrinidad.wordpress.com) per imparare a riconoscere e gestire questa specie composta solitamente da individui di sesso maschile, ricchi di fascino ma dediti all’egocentrismo, «strutturalmente incapaci di formulare complimenti», protagonisti di imprese impossibili pur di non farvi conoscere mai la loro famiglia, particolarmente abili a giocare con la voglia d’amore delle loro incaute frequentatrici. Dalla A di «Accidenti a voi quando ci siete cascate» alla Z di Zerbino («è ciò che diventerete presto»), una guida utile ad affrontare senza lividi le insidie di una relazione con un Anafabeta Affettivo, a cominciare dal fatto che lui non la definirebbe tale. Scritto con garbo e ironia prendendo spunto da situazioni reali, il manuale è uscito a marzo in formato tascabile, arricchito dalla prefazione di Syusy Blady: tenerlo in borsetta a portata di mano aiuterà l’incauta frequentatrice a non rimanere invischiata nella tela di ragno in cui il suo AA crede di averla imprigionata.
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CONCETTA TRINIDAD, Manuale per incaute frequentatrici di AA, Edizioni La Linea, Bologna 2012, pp.102, 9 euro
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