Dalla penna di La Capria un “dolce addio” agli amici

Non è la prima volta che Raffaele La Capria dedica spazio e penna ai suoi tanti e cari amici. Non c’e nessun suo libro, romanzo, saggio, intervista, memoria, che non abbia al proprio interno il ricordo, il ritratto, la traccia di un episodio o di un aneddoto che non parli di persone care, illustri o sconosciute che siano. Ciò non importa: basta che si facciano esercizio di vita. E di scrittura. Ai dolci amici addio tocca punti altissimi di questo genere, che per La Capria pare inventato da sé. Così, mentre la vita gli scorre tra le dita s’affollano davanti allo scrittore della Bella giornata Alberto Moravia come i napoletani Ghirelli, Patroni Griffi e Rosi; e poi Parise, la Morante, l’editore Valentino Bompiani e la Ortese. Non manca Giovanni Urbani, servitore dello Stato tradito ma severamente retto.

Raffaele La CapriaAi dolci amici addioNottetempo, Roma, 2016 pp. 142, 12.50 euro

© RIPRODUZIONE RISERVATA