Chi sia stato e cosa rappresenti tutt’oggi il cardinal Carlo Maria Martini non è sicuramente necessario ricordarlo in questa sede. L’eminente presule torinese che ha retto l’arcidiocesi milanese dal 1980 sino al 2002 (anno del suo ritiro per raggiunti limiti di età) torna con questa raccolta di lettere inviate nel corso del suo ministero ai lettori del «Corriere della Sera». Una serie di risposte quotidiane date alle tante domande inviategli dai lettori in cui il cardinale tocca con grande semplicità i problemi della vita di tutti i giorni, le ragioni della fede, il rapporto, non sempre idilliaco, tra questa e la scienza, il senso della sofferenza, del dolore e della morte e come si possa riconquistare una fede ormai vacillante o addirittura dimenticata, perduta. Un affresco attento, partecipe delle inquietudini e apprensioni dei nostri giorni.
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C. M. MARTINI, Il comune sentire, Rizzoli, Milano 2011, pp. 173, 17,50 euro
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