Lui è un giornalista di redazione asettico e sfuggente che vive tra la stesura degli articoli per il corriere di Bologna e il tentativo di finire il suo romanzo iniziato tempo prima, lei è l’ex fidanzata. Quando riappare fragile e ammalata, e affiorano i ricordi, il racconto si tinge di suspense e lo stile da denso e ricercato si fa gradualmente più semplice, quasi a marcare il cambiamento interiore del narrante. Il lettore si ritrova così in viaggio con i due per Bologna e dintorni, tra l’Appennino e la pianura padana, dove lei è alla spasmodica ricerca di «un passato che diventa sempre più grande, come se prendesse tutto lo spazio» e lui verrà messo davanti alle sue responsabilità fino alla scomoda verità. Il viaggio, metafora della conoscenza, del superamento di un’incoscienza giovanile, vive nell’eco di un mondo mutato, tra città e paesi, amici vivi e morti, case e osterie piene di nostalgiche evocazioni; e trascina il lettore nel dissidio interiore del protagonista, tra istinto e ragione, emozioni e razionalità, fino al superamento della cecità attraverso il dolore e l’amore.
Matteo MarchesiniAtti mancatiVoland edizioni, Roma 2013pp. 125 13 euro
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