Che cos’hanno in comune Audrey Hepburn, indimenticabile interprete di Colazione da Tiffany e Annalena Tonelli, missionaria in Somalia? Hanno scelto di dedicare la vita agli altri. La nota attrice si è trasformata in una formidabile ambasciatrice per l’Unicef (una sorta di Angelina Jolie ante litteram e, di certo, con un’altra classe). Annalena Tonelli, invece, ha speso trent’anni in Somalia, martoriato Paese africano, con l’obiettivo di costruire un ospedale attivo e funzionante per curare la tubercolosi, l’Hiv e la mutilazione genitale femminile. Nel 2003 un gruppo di fanatici è entrato nell’ospedale da lei fondato e l’ha barbaramente uccisa. C’è poi la storia di Nancy Duoree, che lavora a Kabul (senza burka e senza velo) per preservare i reperti storici afgani dalla distruzione e per mantenere viva la cultura di quel popolo. E anche quella di Rosamond Carr, che nel pieno di uno dei genocidi più volenti della storia (quello operato in Ruanda), ha creato una casa di accoglienza per tutti gli orfani del conflitto che ha diviso il Paese africano. E poi ancora la storia di Linda Beekman, semplice donna delle pulizie della Florida che si è impegnata, come volontaria, a portare aiuti umanitari a Sarajevo, quando la città era sotto assedio. Queste quattro storie di profonda, intensa umanità sono narrate con piglio da Anna Cataldi, giornalista e scrittrice a sua volta molto impegnata sul fronte umanitario (ha lavorato anche al fianco di Kofi Annan) nella lotto contro la tubercolosi. Il suo Con il cuore, proprio perché rifugge la retorica, è un libro che si legge con trasporto.
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ANNA CATALDI, Con il cuore, Cairo editore, Milano 2011, pp. 236, 14 euro
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