Generazioni on line, universo da scoprire

Una generazione “always on”, sempre connessa. È quella costantemente immersa nei media, che li ha incorporati fisicamente, nelle tasche dove si ripone il cellulare, o nelle orecchie dove stanno invece le cuffie dell’I-pod. Un ritratto analitico, dettagliato, ancorato ai dati empirici quello di Sonia Livingstone, ricercatrice britannica ormai punto di riferimento nello studio dei media, sui “nativi digitali”, i giovani nati e cresciuti ai tempi del web 2.0, dagli Novanta in poi per capirsi. Nel suo libro l’autrice coniuga il contesto scientifico degli studi sulla materia alle esperienze di vita dei giovani che convivono con le tecnologie della comunicazione dal momento in cui si alzano al mattino a quello in cui vanno a letto la sera, in un orizzonte di rischi e opportunità. Un ritratto minuzioso ed esaustivo di una generazione e delle sue “protesi digitali”, in cui emerge con chiarezza quanto lo spettro di esperienze dei giovani di oggi sia inevitabilmente più ampio dal punto di vista cognitivo, sensoriale ed emotivo più ampio rispetto al passato. Come più vasto è l’orizzonte delle riflessioni che si aprono sull’utilizzo del nuovo mezzo, dall’intrattenimento al panorama educativo della scuola. Ma i giovani sono davvero pionieri senza macchia e senza paure o rimangono soggetti vulnerabili ed esposti ai rischi del cattivo utilizzo della rete? Le risposte arrivano con il ricorso alla realtà e alle interviste dirette agli adolescenti. In un mondo fatto di codici, convenzioni e generi comunicativi propri, che fanno parlare di una retorica e di una grammatica digitale, resta aperta però la questione sulla responsabilità di “mettere in forma” i contenuti della rete, bilanciandone rischi e vantaggi.

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SONIA LIVINGSTONE, Ragazzi online, Vita e Pensiero Edizioni, Milano 2010, pp. 294

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