C’è Marco che promette dei soldi ai genitori pur di non andare a scuola, Alessandra che vive una vera e propria ossessione amorosa per il professore di italiano quarantenne, ma anche Lidia che si trova a fronteggiare la realtà della famiglia «monogenere» di una compagna di scuola: queste sono solo tre delle storie narrate nel libro Cara Maria Rita Parsi ti scrivo - lettere di genitori per ricercare e crescere insieme, ma sono già emblematiche di quanto siano sfaccettate le problematiche che toccano l’infanzia e l’adolescenza e di come sia diverso il loro ordine di grandezza. Maria Rita Parsi, psichiatra e fondatrice del Movimento Bambino Onlus, associazione che si batte per incrementare la tutela sociale e giuridica dei bambini, cerca quindi, con l’ausilio della sua esperienza professionale, di rassicurare e di guidare i genitori che le scrivono. A cercare il suo aiuto sono per lo più madri, spesso tormentate da un forte senso di inadeguatezza. La realtà dei protagonisti emerge in queste pagine in tutte le sue infinite angolazioni: casi di famiglie tradizionali, ma anche di famiglie «allargate», «mononucleari» o «adottive», di coppie separate e conflittuali, ma anche di coppie armoniose, oppure di famiglie «virtuali» in cui la TV ed Internet sono sempre presenti come «convitati di pietra». L’archivio epistolare di Maria Rita Parsi diventa così uno strumento di riflessione accessibile a tutti e va ad aggiungersi ai due volumi già pubblicati nella collana voluta da «Cultura&Solidarietà», in cui sono state raccolte lettere destinate al Capo dello Stato e al Presidente del Consiglio.
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