I tesori negati a Hitler dallo “007” dell’arte

È proprio vero che gli anniversari, se ben ricordati e celebrati, come ammoniva severamente Lino Miccichè, offrono sempre occasioni di riflessione. Anche il giro di anno del trentennale della scomparsa (avvenuta a Firenze nel 1983 all’invidiabile età di 102 anni) e la concomitante uscita di un film per la regia di George Clooney (Monuments Men) ha ridestato l’attenzione su Rodolfo Siviero, l’agente segreto dell’arte italiana e europea che riuscì con abili manovre a salvare i nostri inestimabili tesori d’arte dalle manie predatorie dell’artista mancato Adolf Hitler e dei suoi sgherri nazisti. Con un abile uso di scritture altre, mutuate soprattutto dalle tecniche cinematografiche, il critico, traduttore e drammaturgo Luca Scarlini così ripercorre la biografia di Siviero, negli anni cruciali della Seconda guerra mondiale, allargata a un prima e a un dopo, fino all’istituzione della sua Casa Museo fiorentina, nella suggestiva contrapposizione quasi biblica tra Davide e Golia in Siviero contro Hitler. La battaglia dell’arte.

Luca ScarliniSiviero contro Hitler. La battaglia per l’arteSkira, Milano 2014pp. 140, 16 euro

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