Il cinema per frettolosi: una silloge di mini-schede

Annunciato come libro cult, La storia del cinema per chi ha fretta, curato dal critico e filmaker Stefano Failla, suona beffardo a partire dal titolo. Aprendolo poi la dedica scampanella a favore del critico–dizionario più celebre d’Italia. Ma l’apice si raggiunge nelle righe del “Bignami del Mereghetti”. Per l’appunto. Il curatore e il suo prefatore, Stefano Di Marino, spremono per evocazioni e figure retoriche i film; la lunghezza delle recensioni varia al massimo in un cinguettio, nonostante Twitter non sia nominato, mentre Facebook è il canale dal quale si sono effettuati i prelievi critici. Districarsi e non ridere tra i film citati non sempre è semplice. Anzi, il desiderio di riconoscere un capolavoro è dettato dalla sorpresa della descrizione. E più si percorrono velocemente i giudizi più si arriva a frullare l’intera storia del cinema.

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M. FAILLA (a cura di), La storia del cinema per chi ha fretta, Edizioni Falsopiano, Alessandria, 2011 pp. 156, 16 euro

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