In che modo l’arte contribuisce al vigore della sfera pubblica? A questa domanda cerca di rispondere basandosi su una bibliografia precisa e una serie di esempi Michele Dantini, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università del Piemonte orientale. Ciò avvicinandosi ad artisti per natura elusivi, come Duchamp e Manzoni, confrontandosi con grandi storici dell’arte che hanno plasmato con le loro opere il secolo appena trascorso come Warburg, Panofsky, Wind, Gombrich e Baxandall, che hanno voluto e, soprattutto, hanno saputo essere intellettuali pubblici. In un momento dominato dalla crisi della critica, l’autore cerca contatti col passato, segnala differenze e analogie con l’obiettivo, riuscito, di restituire una maggiore ampiezza all’attuale discussione sulle discipline umanistiche in un mondo in grande cambiamento.
Michele DantiniArte e sfera pubblica. Il ruolo critico delle (...)Donzelli Editore, Roma 2016, pp. 407, 37 euro
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