Il senso delle radici nell’“ora” del riscatto

Ettore si trova costretto a ritornare al paese d’origine a un anno di distanza dal tragico incidente in cui hanno perso la vita entrambi i genitori. Un ritorno che lo obbliga a dover confrontarsi con le ragioni del suo distacco a misurarsi coi turbamenti della sua memoria, la violenza dei ricordi e lo svaporare di un progetto. Compie così un viaggio nella memoria, facendo un vero e proprio bilancio esistenziale della sua vita, di quella che è stata e di quello che avrebbe potuto essere, con la rabbia e il desiderio di rivolta nel mezzo di una società smarrita tra resistenza e innovazione. Ad accompagnarlo in queste divagazioni provvede la sorella più giovane, incinta, che lo aspetta in città ricordandogli altri doveri e responsabilità, ma anche il valore di una famiglia ormai dispersa e distrutta. Il protagonista così, pagina dopo pagina, assiste alla disgregazione delle sue più radicate certezze: e solo il vecchio mondo del paese, con le sue persone vive e sincere, gli ricordano ciò per cui vale la pena vivere e quali siano le sue radici.

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Mattia Signorini, Ora, Marsilio Editore, Venezia 2013, pp.221, 17 euro

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