Il viaggio di Sergio Liberovici nelle tradizioni del Polesine

Non inganni l’altezza cronologica (1968) di queste registrazioni: Sergio Liberovici era già una presenza imprescindibile nella rivoluzione etnomusicologica in Italia dalla fine dalla metà degli anni cinquanta del secolo scorso. Le spedizioni demartiniane nel sud; il viaggio in Italia e in Europa di Alan Lomax, la formazione dei Cantacronache (di cui Liberovici era stato uno degli animatori e di cui sappiamo l’influenza su cantautori come ad esempio Guccini), avevano dato non pochi spunti di riflessione antropologica, filosofica, sociale, su condizioni di vita arretrate che il boom economico stava cancellando: anche a ragione se pensiamo all’introduzione “miracolata” dei servizi igienici nelle case. Il Delta del Polesine con le sue ramificazioni e i suoi incroci culturali divenne così per Liberovici terreno fecondo per la sua inesausta ricerca.

Paolo Barzan (a cura di)Musiche tradizionali in Polesine (...)Squilibri, Roma 2015 pp. 338. 30 euro (libro + 3 cd)

© RIPRODUZIONE RISERVATA