Il sacerdote Fabrizio Centofanti, promotore del blog letterario La poesia e lo spirito , pubblica ora gli esiti del suo attraversamento dell’opera di Italo Calvino. Ponendo in rilievo l’architettura della trilogia I nostri antenati , ma anche gli imprevedibili slittamenti di senso e stile cui rinviano Il castello dei destini incrociati o Collezione di sabbia , Centofanti smonta l’immagine di un Calvino iper-razionalista, interessato unicamente alla cristallina geometria della sua stessa scrittura, per scoprire, al di sotto di essa, l’inquietudine esistenziale di un sentimento d’amore che deve fare i conti con la problematicità del caos e del fallimento. Al gesto mancato di un’impossibile trascendenza, corrisponde così l’incondizionata apertura dell’intelligenza e del suo rovescio, l’emozione.
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F. CENTOFANTI, Italo Calvino. Una trascendenza mancata, Editrice Clinamen, Firenze 2011, pp. 86, 14,50 euro
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