Siamo davvero un Paese destinato ad un irrimediabile declino? Le pagine del recente libro di Gianfranco Fini cercano di mostrare come questo processo non sia affatto irreversibile e come sia possibile rimontare la corrente con una serie di interventi per ridare slancio al Paese. Ne esce un ritratto nuovo dell’Italia ridisegnata a tavolino in cui Fini propone soluzioni ai problemi atavici del Paese formulando una serie di ipotesi per future riforme che investono una serie di campi dai più disparati, dal federalismo, all’economia, passando attraverso una rimodellazione del sistema Stato e della politica italiana, da sempre troppo legata ad interessi particolari e non al bene pubblico, fondata su una rigorosa etica pubblica. Un’analisi attenta in cui emerge preponderantemente la salda convinzione della necessità dell’Europa.
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G. FINI, L’Italia che vorrei, Rubbettino, Catanzaro 2011, pp. 284, 18 euro
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