La riscossa di Pablo tra le crepe della vita

Una semplice fenditura che solca il muro di un appartamento: è questo il motore, apparentemente innocuo, di una serie di fatti imprevisti che si scatenano, al di fuori di ogni controllo, nel romanzo dell’argentina Claudia Pineiro. La crepa contribuisce, con una forza che nessuno le avrebbe mai riconosciuto, a dividere le persone, a creare dei profondi solchi nei rapporti personali, altrettante crepe che non potranno mai più essere sanate. Infatti, insieme a essa, si sgretolano a poco a poco tutte le certezze dell’architetto Pablo Simò: dopo aver subìto passivamente per tutta la vita gli eventi e le prepotenze altrui, fino a farsi complice quasi inconsapevole di un atto violento, dalla crepa sa invece ricavare un riscatto, una sorta di ribellione contro il mondo, contro un matrimonio fallito, la mancanza d’amore, il potere. E quando in lui l’ossessione per un uomo del passato riemerge e sembra che non ci sia altro da fare che soccombere alla paura e al dolore, Pablo rovescia gli schemi e da vittima si fa in qualche modo carnefice.

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Claudia Pineiro, La crepa, Narratori Feltrinelli, Milano 2013, pp. 205, 14 euro

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