La scrittura “sul filo” di Giuseppe Pontiggia

Più passano gli anni e più sentiamo la mancanza e il rigore degli scritti e della guida intellettuale di Giuseppe Pontiggia. È di conforto che anche studiosi delle generazioni più giovani della nostra e che non l’hanno conosciuto di persona sentano l’importanza per la cultura europea di questo scrittore e delle tematiche da lui affrontate e si cimentino con acribia nella ricostruzione storica e di senso delle sue opere ed è in questa direzione che si situa la puntigliosa ricostruzione della narrativa sperimentale di Pontiggia di Marco Bellardi che affronta l’intero campo di scrittura e i problemi umani dal tempo del «Verri» all’ultima produzione del grande autore lombardo. Con un articolato dar conto anche della storiografia pregressa sull’autore, questo libro diventa anche un piano invito alla lettura di Pontiggia. Abbiamo bisogno di una nuova critica, che sappia dar conto della complessità delle tradizioni, dei problemi e delle tensioni in campo che sappia smuovere le ossificazioni di paradigmi ormai stanchi e frusti, questo volume fa ben sperare.

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Marco Bellardi, Uno smisurato equilibrio, Franco Casati Editore, Firenze 2014, pp. 196, 18 euro

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