Adriano Panatta non è il famoso campione di tennis, ma un ex commissario di polizia ed ex mangiatore compulsivo, che frequenta un gruppo di sostegno per riuscire a seguire una rigida dieta che lo ha portato a dimagrire già di 60 chili. Vive a Roma, relegato, per essersi rovinato la carriera a causa della sua passione per le donne, in un ufficio di second’ordine, quasi nascondendosi al mondo. Ma un giorno lo contatta Olivia, la donna che ha amato e che non vede da vent’anni, per chiedergli aiuto: indagare sull’apparente suicidio di una ragazza, Alice, avvenuto sei anni prima, al quale Vera, la figlia di Olivia, non crede. E Adriano accetta la sfida, fidandosi dei vecchi colleghi e del proprio istinto. Il giallo, che si dipana tra politica, affari, riciclaggio di denaro e l’ambiente delle sette religiose, affronta implicitamente tematiche importanti, prima fra tutte la dipendenza: dal cibo, dall’amore, dalla religione, da tutto ciò che ci attira e cattura in modo totalizzante, negandoci però indipendenza ed equilibrio.
Giorgio Serafini Prosperi Una perfetta geometriaNN Editore, Milano 2016, pp. 319, 17 euro
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