Dal cinema alla letteratura: ne ha fatta di strada la “signorina snob”... Da arguta e impertinente attrice a scrittrice brillante, attenta e ironica: è il percorso che l’autrice sta svolgendo con sincerità e simpatia. Non fa sconto ai suoi personaggi, una trentina di donne borghesi desiderose di comunicare con mariti, figli, amanti, amici e nipoti e che vivono, tra sotterfugi e falsi convenevoli, tradimenti e amicizie. Ascoltandone le voci, ne coglie soprattutto difetti delineandoli in modo sottilmente caustico raccontando le storie, gli sfoghi di mogli tradite e traditrici, di corteggiamenti e delusioni, di svaghi e vacanze tanto dorati quanto vacui. Tutto narrato con garbo e intelligenza e tra le pieghe di tante parole, dialoghi e monologhi scritti con stile colloquiale lieve e scorrevole e ricchi di riferimenti piuttosto impliciti, si coglie un mondo “bene” apparentemente agiato fatto di colazioni, sci, golf e teatri. Un’ attualizzazione dell’omonimo libro degli anni ‘60 edito Longanesi perchè le donne della Valeri oggi usano le nuove tecnologie quindi a quelle lettere e a quei biglietti si sono aggiunte brevi email e disarticolati sms: un confronto epocale tra donne egoiste ed esasperate, prepotenti ed aggressive... anche disperatamente sole, sempre le stesse; ma la priorità per la scrittrice resta quella di scrivere lettere cioè raccontare storie, vite, pulsioni dell’anima, fermare il tempo. Non cavalcarlo con frenesia senza gustarlo, come è in uso oggi. E tra consigli, lamentele, raccomandazioni e minacce, non perdetevi il monologo della vecchia gentildonna: comicissimo.
_____
FRANCA VALERI, Le donne, Einaudi Editore, Torino 2012, pp. 160, 17,50 euro
© RIPRODUZIONE RISERVATA