Unica femmina in una famiglia di quattro fratelli, nata in una casa colonica tra l’Adige e il Po, Caterina da sempre viene vista come un’avversità per la famiglia ed è costretta a misurarsi con le sue origini contadine. Un universo dove i padri antepongono il raccolto alla salute dei loro figli e li privano dell’infanzia mandandoli a lavorare nei campi. Sola, sognando situazioni impossibili, alla ricerca di un’evasione, Caterina si affida al calore dei pulcini, i soli esseri viventi e gli unici possibili alleati nella logica crudele del patriarcato rurale di una casa da cui non si esce mai. Una vita da esclusa dove la protagonista si ritaglia una vita nel silenzio per proteggere la sua sanità mentale e per ribellarsi a un’esistenza arcaica in cui alla fine le figure femminili troveranno in lei quell’elemento rivoluzionario e perturbatore.
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Barbara Buoso, L’ordine innaturale degli elementiBaldini & Castoldi, Milano, 2014, p. 151, 14,90 euro
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