L’amore di Kokoschka diventa un’ossessione

Il rapporto di Andrea Camilleri con l’editore Skira ha prodotto risultati di eccelsa fattura. Sempre in bilico tra interpretazione in chiave storico-artistica dei fatti e indagine poliziesca (qui il morto non ci scappa quasi mai, tranne che per il caso Persico ) che è poi in definitiva la cifra dello scrittore siciliano, Camilleri licenzia a stretto giro di uscita un nuovo libro. Stavolta a colpirlo sono i referti privati e pubblici, lettere, testimonianze, biografie, della breve, ma intensissima, relazione amorosa tra il pittore Oscar Kokoschka e la vedova del musicista Gustav Mahler, scomparso nel 1911, solo un anno prima dell’inizio del tumultuoso rapporto e alla vigilia del primo conflitto mondiale che spazzerà via quel mondo”viennese (e non solo) che Zweig definì di «ieri». L’ossessione di Kokoschka per l’affascinante Alma, dopo la rottura della relazione, prevale sullo sfondo storico; la bambola che il pittore si farà costruire e la sua conseguente distruzione non può che essere il cattivo presagio di ciò che accadrà di lì a poco.

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Andrea Camilleri, La creatura del desiderio, Skira editore, Milano 2013, pp. 144, 14.50 euro

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