L’anima “nera” di Milano sulle orme di Scerbanenco

Nove storie, un’unica protagonista indiscussa: Milano. Nato da un’idea di Paolo Roversi il capoluogo milanese ritorna anche solo per un giorno la capitale del crimine. A vent’anni dalla nascita della scuola dei duri, della Milano calibro 9 di Giorgio Scerbanenco, questi racconti, tutti ambientati lo stesso grigio d’autunno 12 di novembre, dalle prime ore del mattino sino a notte fonda, quartiere per quartiere, dalla periferia al centro, sullo sfondo di una città cupa e violenta osservata con una lente “noir”, ci portano all’interno della dimensione più tetra della città lombarda. Storie diverse di crimine nelle quali nessuno è innocente e tutti sono colpevoli, in cui spesso la giustizia trionfa, ma che lascia uno strano gusto amaro in bocca, nel quale la verità è continuamente deformata.

Andrea Carlo Cappi (a cura di)Un giorno a MilanoNovecento Editore, Milano 2013pp. 287, 9.90 euro

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