Le metropoli d’Italia tra passato e attualità

In Italia ovunque si scavi affiora la storia. Non è soltanto per i reperti archeologici, che spesso hanno reso tanto difficoltosa e lunga la realizzazione della metropolitana, ma anche per gli episodi legati ai luoghi toccati dal treno sotterraneo. Ha provato a cogliere qualche chicca da questi inferi sotterranei Hans Tuzzi, in un delizioso volume che viaggia nel tempo tra Roma, Milano, Napoli e Torino prendendo le fermate della metro come semplice spunto per colte quanto divertenti divagazioni. Città, capitali, non grandi rispetto ad altre metropoli ma significativi agglomerati urbani densi di storia e di storie. Così fare capolino da una fermata può significare esplorare episodi magari lontani e sconosciuti di cui non sembrano rimanere tracce e che pure hanno segnato il terreno che si tocca uscendo dall’oscurità del tubo. Storia e attualità, sogno e utopia di un Paese che dovrebbe riscoprire e valorizzare come non ha mai fatto il suo patrimonio paesaggistico, storico e culturale insomma, in un libro che è affabulazione del racconto ma anche una piccola forma di denuncia. Se si parla di bellezza in Italia non si può non parlare di degrado, se si parla di storia non si può non confrontare con il presente confidando nel futuro. Oltre a Roma, c’è la letteratura a Milano con Alessandro Manzoni e il suo Fermo e Lucia, ma non solo; c’è la gastronomia a Napoli con l’odore delle zeppole di Rinaldo Paladino lodato dai cantastorie, c’è l’architettura con il liberty di Torino. Ci sono Garibaldi e i Savoia, Leopardi e D’Annunzio. C’è la Fiat e la funicolare, la finanza e Pulcinella.

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HANS TUZZI, Metropolis, Rizzoli editore, Milano 2012, pp. 307, 17.50 euro

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