Le mille meraviglie del genio Camilleri

Tra le pecche delle patrie lettere c’è quella di aver scoperto con evidente ritardo un genio come Andrea Camilleri. Non che Camilleri prima della pubblicazione dei suoi romanzi e ancor più di quelli della serie di Montalbano non fosse conosciuto, ma da qui alla conquista di una celebrità ce ne passa. Insomma, Camilleri era uno di quegli intellettuali emigrati dalla Sicilia a Roma per lavorare nei gangli dell’industria dello spettacolo e dell’intrattenimento. Tv, teatro, imprese editoriali, cinema: niente gli era sconosciuto. Anzi, le collaborazioni illustri fioccavano; dalle produzioni televisive edoardiane ai Maigret, finendo alle regie in proprio (Beckett, Pirandello, ecc.), Camilleri dimostrava una non comune versatilità che divenne una risorsa aggiunta al suo già cospicuo curricolo. Ora, a mettere un po’ d’ordine giunge quest’acuta antologia “spettacolare” allestita da Annalisa Gariglio, che restituisce al lettore, anche di Montalbano, uno spicchio di conoscenza in più del fenomeno Camilleri, uomo e artista al servizio del pubblico e dell’arte.

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Annalisa Gariglio, Andrea Camilleri. Il quadro delle meraviglie, Sellerio, Palermo 2015, pp. 370, 18 euro

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