L’estro di Piero Manzoni e la celebre “scatoletta”

Questo e’ un libro serissimo, scritto da uno dei migliori critici e storici dell’arte italiana, curatore di mostre e libri fino alle ultime due in questo periodo visibili a Milano. Quella dello scultore Nanni Valentini al Museo Diocesano e soprattutto quella di Piero Manzoni a Palazzo Reale. Quest’ultima ha nei fatti disinnescato eventuali polemiche riconducendo la breve parabola artistica ed esistenziale dell’artista di Soncino esclusivamente alla sua effervescente genialità e creatività nell’interpretare, in anticipo sui tempi, alcune delle tendenze dominanti nell’arte di fine ‘900. E proprio la scatoletta più celebre del mondo ne è l’emblema. Tutt’altro è ciò che separa la vita dall’arte, l’alto dal basso, il nobile dal triviale, la poesia dalla prosa che sono in definitiva ciò che impedisce quasi sempre l’istituzionalizzare un’idea.

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Flaminio Gualdoni, Breve storia della “Merda d’artista”, Skira, Milano 2014, pp. 52, 7 euro

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