L’eterno ritorno di due sorelle diventate donne
Con “Borgo Sud” Donatella Di Pietrantonio segue il destino delle protagoniste del suo libro precedente
Non poteva essere diverso il destino per “l’arminuta“: un eterno ritorno. Per una ragazzina che un nome non ce lo ha mai avuto la storia doveva stare scritta in quel soprannome: «quella che è tornata». Così a tre anni di stanza da quel successo clamoroso, da quel libro meraviglioso e coinvolgente, Donatella Di Pietrantonio è tornata lei stessa per raccontare cosa ne è stato delle due sorelle, le protagoniste del suo romanzo precedente che ritroviamo molti anni dopo cresciute, in “Borgo Sud”. «Nella complicità ci siamo salvate»: così si chiudeva il romanzo precedente, con queste due figure attaccate una all’altra, indispensabili anche se quasi nocive, indissolubilmente unite al termine di quella storia (premio Campiello 2017). Le abbiamo immaginate più grandi, magari realizzate, forse ancora in guerra, sempre alla ricerca di una strada. Le ritroviamo finalmente in questo romanzo che tra salti temporali, tra flashback e ricostruzione porta a compimento la loro storia.
Erano bambine, sorelle per forza, con una casa ma senza una madre. Adesso sono donne, la più grande torna a Pescara e sappiamo che lo fa per cercare Adriana, la più piccola, quella che sembra «un fiore improbabile cresciuto su un piccolo grumo di terra attaccato alla roccia», e che dopo tanto tempo ha ancora bisogno di lei. Donatella Di Pietrantonio ha un talento raro: la sua scrittura è viva, sanguina, non lascia mai indifferenti. Dopo tre anni si è decisa a dare un seguito a quella sua storia e il travaglio - lo si capisce pagina dopo pagina - non deve esser stato semplice. È impossibile tenere slegati i due libri così com’è stato impossibile tenere separate Adriana e la sorella. La loro storia è più matura, naturalmente, anche se altrettanto ricca di sfumature quando deve affrontare i momenti di una vita adulta, gli studi, il lavoro, i cambi d città, gli amori e le passioni. Sullo sfondo c’è il Borgo Sud, il quartiere dei pescatori, il mare, contrapposto alla terra che era il luogo in cui “l’arminuta” era stata riportata. La salvezza, il perdono, la redenzione, le madri: in questo nuovo romanzo l’autrice scava ancora un po’ più a fondo, aggiungendo qualcosa quando perde un po’ dello stupore che aveva mentre guardava le sue due sorelle ancora ragazzine. E ritrovarle per il lettore sarà comunque un momento carico di meraviglia.
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