Una storia d’altri tempi che ci riporta indietro con le lancette dell’orologio all’Unione Sovietica, quando il giovane Saša solo 9 anni e ogni giorno prende l’autobus che lo porta a scuola nella vicina città. Tutto sembra scorrere tranquillo sotto il comunismo: Saša prende tutto alla lettera e venera i martiri della causa, ma a scuola non fa altro che accumulare brutti voti e così alle lezioni preferisce ben presto il recupero della carta straccia e del ferro vecchio. Nel frattempo Nikolaj Arsenievič si muove con lui nel bosco ossessionato da uno strano desiderio quello di allevare conigli nella foresta. Un romanzo sospeso tra realtà e sogno, coi colori e le allusioni dell’infanzia che diviene una critica gioiosa e al contempo forte contro i regimi totalitari, che attraverso l’innocenza di un bambino svelano le loro contraddizioni.
Savatie BaştovoiI conigli non muoiono maiKeller editore, Rovereto 2015, pp. 251, 16 euro
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