È un linguaggio materico, incandescente e sottile, quello che Wanda Marasco utilizza in queste pagine. Rosa dalla collina di Capodimonte guarda Napoli e parla al corpo della madre morta, rivivendo la sua storia: l’infanzia povera in campagna, l’incontro col marito nel dopoguerra, l’arrangiarsi tra usurai in un intrico di vicoli. Riemergono alla memoria demoni come l’amica Annarella, il maestro Nunziata, Mariomaria... Il brulicare di una commedia umana in perenne affanno ma che non abbandona la speranza e la voglia di reinventarsi nelle situazioni più difficili. Un racconto a più voci che attraversano le profondità ipogee di una città millenaria e di una provincia dalle mille sfumature. Solo alla fine madre e figlia troveranno un punto di comunione eterno, sorprendente, per tessere la secreta trama di un destino tragico.
Wanda MarascoLa compagnia delle anime finteNeri Pozza, Milano 2017, pp. 238, 16,50 euro
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