Nella “casa” di Maffia, 40 anni di poesia

Il numero di pubblicazioni di Dante Maffia, sia di critica sia di poesia, è imponente: una vita dedicata alla letteratura e al suo studio ed alla poesia, sia in lingua sia in dialetto. A cura di Luca Benassi ecco un agile volume che antologizza l’attività poetica di Maffia dal 1974 al 2014; da Il leone che non mangia l’erba (con la prefazione di Aldo Palazzeschi) a Il poeta e la farfalla. È questa una quarantennale attività improntata alla chiarezza, alla misura e a una preponderante voglia di prendere posizione. Il volume ha dovizia di apparati, sia critici sia biblio-biografici, invogliando così anche allo studio dell’autore. Per tutte: Per reconditi sfilacciamenti della parola: «Il profondo dolore, la saggezza, / l’essenza della morte e della vita, la ferita inguaribile, l’asprezza / delle perdite, luce ch’è infinita. // Eppure manca il dubbio, la destrezza / del suo saper aprire ogni ferita / e manca il me che vaga nell’ebbrezza / che non sa chiuder mai una partita // Il me diluito nella finitezza / di rincorse affannose ed in salita; / l’arroganza che investe la vaghezza / di risonanze colte di sfuggita».

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Dante Maffìa, La casa dei falconi, Puntoacapo editrice, Pasturana 2014, pp. 252, 20 euro

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