Tra le scrittrici più rivoluzionarie e schierate dell’Italietta albertina, Matilde Serao, figlia di un esule napoletano, non gode ultimamente di una grande pubblicità. Non possiamo che rimanere favorevolmente colpiti dalla ristampa di Mors Tua, ultimo dei suoi lavori destinato ad uscire poco prima della morte che la colse nel 1927. Un romanzo che ripercorre i primi momenti cruciali dell’entrata dell’Italia nel primo conflitto mondiale, visto dalla Serao come una guerra classista, sanguinosa, che lascerá un pesante strascico di sangue e di divisioni sul Paese. Un evento bellico, il più devastante della storia sino allora sconosciuta, capace di sterminare una generazione e avvelenare per sempre i superstiti, dando origine a quell’odio destinato a dar vita al movimento fascista. Le vicende di Loreta, Carletto, Marta, don Lanfranchi si intrecciano così, tutte racchiuse nello spazio di poche ore che le vedono subire il fascino perverso della guerra in quello che resta un grande testamento letterario di una grande della nostra letteratura.
Matilde Serao - Mors tua - Studio Garamond - Edizioni Roma - 2016 - pp. 287 - 14,50 euro
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