Questo libro ha tutta l’aria del corpo a corpo generazionale tra chi ha scritto grandi e piccole pagine di storia della canzone italiana. Che stando a quanto diceva l’indimenticato Gianni Borgna hanno disegnato anche parte del costume nazionale se non proprio l’italiano. Questo è senza dubbio il caso di Domenico Modugno e di tutto il suo repertorio così fecondo e “nuovo”; dei suoi incroci poetici e teatrali (Pasolini, cui scodellò Cosa sono le nuvole, e Quasimodo; Eduardo e Garinei e Giovannini). Ma, qui a biografarlo è Don Backy,- ecco dunque l’appiglio generazionale - cantante e autore oggi di culto, ma negli anni ’60-’70 di punta nel cercare una via cantautorale all’italiana che non fosse solo impegnata e politicizzata. Di certo Don Backy si sente ancor oggi figlio della rivoluzione messa in atto da Modugno.
Don Backy (a cura di) Domenico Modugno. La rivoluzione del canto - Edizioni Clichy, Firenze 2015 pp. 94 7,90 euro
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