Oligarchi russi e spie, un Le Carré in piccolo

Lo spionaggio di questi tempi non imperversa solo al cinema, ma anche tra gli scaffali: Chris Morgan Jones costruisce una trama che strizza l’occhio alla produzione di Le Carré. Qui siamo però ben dopo la caduta del Muro, e i protagonisti sono oligarchi russi che vogliono impadronirsi di un segreto industriale. Ci guida nella storia un personaggio ambiguo e cinico, Richard Lock, avvocato e “uomo ombra” del potentissimo Konstantin Malin, potente magnate russo. Seguiamo l’avvocato, alle prese con i loschi traffici del suo cliente, tra lussi e aeroporti di mezza Europa. Un thriller avvincente per tutte le sue quasi quattrocento pagine, con un protagonista con cui però è difficile entrare in sintonia: Loch, da buon avvocato, non giudica, non si espone, non combatte il sistema. Semplicemente, se ne serve per sopravvivere.

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C. MORGAN JONES, L’uomo dell’inganno, Mondadori, Milano 2011, pp. 336, 19 euro

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