Oltre i limiti del corpo di Marina Abramovic

Marina Abramovic, classe 1943, di origine serba, ha presto brillato nell’arte contemporanea, prima in Romania, poi in America e in Europa grazie a un utilizzo originale suo corpo (fino al limite estremo). Si è fatta legare, si è immersa nel ghiaccio con due pitoni al collo, si è fatta puntare una pistola alla tempia, ha scosso ossa di mucche in una mattanza simile alla guerra dei Balcani che le valse nel ’96 il Leone d’oro alla Biennale di Venezia. La sua ultima performance, lo scorso anno, al MoMa di New York l’ha vista per 3 mesi seduta per sette ore al giorno nella hall a fissare gli spettatori. La sua arte è un’indagine sui limiti del corpo e della mente ed esce ora una straordinaria biografia (autorizzata) che ci racconta molti dettagli inediti della sua vita.

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J. WESCOTT, Quando Marina Abramovic morirà, Johan & Levi editore, Milano 2011, pp. 384, 33 euro

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