L’euro, i rapporti banche e imprese, l’educazione finanziaria e al risparmio, lo spread. Senza dover ricorrere a tecnicismi, il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, racconta in un libro la storia di molte delle questioni più significative oggetto del dibattito economico e sociale degli ultimi annidi recessione. «L’economia non conosce variabili: là dove stanno male le imprese, stanno male le banche; là dove le forze produttive, le banche e le imprese soffrono, stentano a sopravvivere anche i cittadini e le famiglie. Allo stesso modo, il benessere di uno di questi elementi genera positivi effetti anche sugli altri», spiega Patuelli. E il messaggio che vuole mandare è chiaro: «Non si esce dalla crisi, la più lunga e la più severa dal dopoguerra, non ci sarà ripresa duratura, se non sapremo leggere e imparare le dure lezioni che la storia, anche di recente, ci dà. Dobbiamo ripartire insieme, con coraggio e umiltà, per un futuro caratterizzato da più etica e più efficienza...con un’etica diffusa, una continua razionale e attenzione alla riduzione dei costi e con austerità».
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Antonio Patuelli, Banche cittadini e imprese, Rubbettino, Soveria Mannelli (Cz), pp. 122, 9 euro
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