La mole di studi dedicati a Nietzsche è diventata talmente imponente da sotterrare il filosofo tedesco. Le interpretazioni dalla sua morte, all’alba del ‘900, si sono susseguite a ritmo vertiginoso subendo storture politico-ideologiche, se non manipolatorie. Solo con l’avvento dell’edizione Colli-Montanari si è avuta una sistemazione ordinata di tutti i suoi scritti editi e inediti, compresi i frammenti e il cospicuo epistolario. Tra i libri che più hanno cercato di capire anche l’ultimo Nietzsche, quello delirante e spudoratamente folle, vi è quello di Klossowski, alla sua terza apparizione italiana e in edizione riveduta e corretta da Giuliano Campioni, che di Montanari e Colli fu allievo. Qui Klossowski esplora le zone più impervie del continente filosofico di Nietzsche, riproducendone il lucido delirio terminale.
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Pierre Klossowski, Nietzsche e il circolo vizioso, Adelphi, Milano 2013, pp. 360, 28 euro
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