Il restauro definitivo dell’estremo capolavoro cinematografico di Nicholas Ray, We can’t go home again , che a settembre a Venezia ha strabiliato critica e pubblico per la capacità dell’anziano e malato regista di anticipare un’idea di cinema che s’avvicina e di molto ai nuovi standard tecnologici e drammaturgici. E non a caso si è parlato per il film di un proto-reality. Ma, le differenze sono molte e in soccorso al film arriva la riproposizione, per Bompiani e nella nuova traduzione di Alberto Pezzotta, delle lezioni di regia all’Harpur College, degli articoli e degli appunti raccolti dalla moglie e allieva Susan. Il titolo esemplificativo di un modo di intendere la vita e il cinema è Sono stato interrotto. In questo brogliaccio Nick Ray, mette immediatamente in chiaro chi è e da dove proviene.
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S. RAY (a cura di), Nicholas Ray. Sono stato interrotto, libro + Dvd, Bompiani, Milano 2011, pp. 386, 29,90 euro
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