Un secolo attraversato dall’odio il Novecento appena trascorso, in cui l’educazione alla violenza faceva parte della scuola formativa dei giovani europei e italiani allevati nel culto della patria e dei vari “ismi”. Questo saggio ben documentato ricostruisce il messaggio educativo sulla guerra divulgato in Italia tra il 1868 e il 1943 dalla più importante organizzazione giovanile del movimento cattolico italiano: la Gioventù cattolica. Si assiste così alla creazione di un modello pedagogico volto a forgiare una personalità virile, in grado non solo di affrontare i pericoli di una guerra, ma anche di eccellere nelle scuole militari. Ne esce così l’immagine voluta dai vertici dell’associazione del giovane maschio puro, soldato esemplare, pronto alla buona morte con la guerra vista come l’occasione propizia per una purificazione sociale.
Francesco PivaUccidere senza odio. Pedagogia di guerra nella (...)Franco Angeli, Milano 2016, pp. 314, 35 euro
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