Profondamente atipico, con la sua scrittura vivace e sotto molti aspetti unica, questo romanzo è un perfetto puzzle di situazioni e di intrighi dove ogni parola è al posto giusto. Allegro e spensierato, racconta il fragile confine che divide la realtà dalla finzione e la vita dalla morte. È la storia di due compagni di stanza al Seabrook College di Dublino, Skippy e Ruprecht, inseparabili quando diversi in tutto, tanto sportivo e appassionato di videogame il primo, quanto grasso e geniale il secondo. Una sera i due si sfidano a chi mangia più ciambelle, ma all’improvviso Skippy stramazza al suolo e muore. Da questo attimo fatale parte la tragicomica avventura corale rievocata da Ruprecht nelle mura del college fra compagni folli, ragazze pon pon e professori in crisi esistenziale.
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Paul Murray, Skippy muore, Isbn edizioni, Milano 2013, pp. 813, 14 euro
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