La poesia di grande qualità ha sempre radici profonde, ma la chioma nel vasto cielo. Sandro Boccardi festeggia con questo volume i suoi ottant’anni, essendo nato alla cascina S. Tommaso di Villanova Sillaro nel 1932. Boccardi è uno dei pochi poeti europei di lingua italiana e dei pochissimi, nei secoli, lodigiani. Poeta, musicologo e musicista ha fondato e diretto per trent’anni “Musica e poesia a San Maurizio” e di recente ha partecipato al film in onore di J.S. Bach di Francesco Leprino Sul nome B.A.C.H., di cui alcuni esiti vediamo nel libro. Senso della terrestrità e una poesia intrinsecamente religiosa accompagnano lo svolgersi del suo percorso sin dalle sue prime prove. Il libro è bipartito, all’ultima produzione in cui Boccardi sa raccogliere e riassumere i temi di una vita, ibridando una cantabilità metrica della tradizione con le scaltrezze novecentesche, fa seguito un’auto-antologia dagli anni Sessanta a oggi. Leggerezza, ironia, chiaroscuro meditativo e grande plasticità si accompagnano alla tangibilità delle cose e al paesaggio lombardo in un’ampia “partitura d’acqua e di terra” che è anche un denso affresco di vissuti, di sentire e affetti. Per tutte le poesie Come le rane in fila: «Come le rane in fila dentro il fosso / che mellifua la biscia poi le ingoia / dolcemente stordite e quasi a noia / - quel che vi dico adesso è un paradosso - // Come le rane l’una all’altra appresso / quasi liete a finire in quella gola / - quel che vi dico è solo una parola...- / Come le rane quando e come e spesso // Come le rane tutte nel cadere / nell’imbuto che vanta la sua gloria / Come le rane ignare della storia / prese nel laccio prese nel sedere // Come le rane peste sul groppone / che giunte finalmente alla stazione / quattordicesima».
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