Un ironico “bestiario” sul cinema americano

Non sparate sul regista è una specie di flaubertiano dizionario dei luoghi comuni, anzi un “bestiario”, come recita il sottotitolo, del cinema americano. Con divertita ironia l’autore fa un catalogo di quello che tutti vedono e usano nella produzione degli stereotipi e delle insensatezze del cinema massificato di produzione americana. Quanto di più frusto e insensato passa sui nostri schermi, situazioni che si ripetono fino alla nausea e che il pubblico sembra ingollare in quantità sempre maggiore senza battere ciglio. L’uomo sul lucernario, la donna in cinta nel bel mezzo di una azione catastrofica, l’industriale cinico che per guadagno mette a repentaglio la vita delle popolazioni e così via, in un minuzioso catalogo di situazioni riproposte e realizzate da sceneggiatori e registi. Una doviziosa dose di irragionevolezza che occupa la mente e l’immaginario del grande pubblico, pari solo a all’effetto placebo di certe canzonette.

Simone CerriNon sparate sul regista. Bestiario del cinema americanoLas Vegas, Torino 2016 pp. 196, 10 euro

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