Misteri tutti italiani,quelli nascosti dietro il ritrovamento del cadavere dell’ingegner Bertolazzi, rappresentante della Sacropiano in Piemonte, multinazionale produttrice di OGM e pesticidi, i cui interessi si scontrano con quelli degli apicoltori del posto che assistono allarmati alla scomparsa delle api. Chi minaccia la serenità di un luogo come quello della val Pellicci? Chi è il colpevole del successivo omicidio? E dove sono finite le api? Dall’arrivo di una coppia in vacanza, il questore in pensione Marco Tavaniello e moglie, commissario antimafia, lo scrittore dipana le vicende in una girandola di personaggi ben delineati, false piste, continue rivelazioni e spostamenti: un omaggio al noir all’italiana, di cui lo scrittore francese, anche editore e traduttore, è studioso appassionato. La trama di questo eco-giallo, ambientato tra Pinerolo e dintorni, in un paesaggio di grande fascino, tra montagne e torrenti, miele e apiari, tunnel di conifere e panorami improvvisi, è avvincente; così, tra ipotetici complotti dei servizi segreti e sette ecologiste, si assiste alla sfida tra un celebre commissario antimafia, donna inflessibile ed appassionata, e il commissario Calabonda, il procuratore Evangelisti ed equivoci industriali, e sullo sfondo, un giornalista locale, uno specialista di api, un pastore albanese e la guerra nella ex Jugoslavia...; ma c’è anche uno sguardo al futuro: riferimenti continui alla ricerca della qualità della vita ma anche a biotecnologie e microchips, fino all’inquietante ipotesi di un “grande fratello”.
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SERGE QUADRUPPANI, La rivoluzione delle api, Edizioni Ambiente, 2011, pp. 169, 15 euro
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