Nel 1913 Osip Mandel’štam, uno dei maggiori poeti europei di lingua russa del Novecento, pubblicava la sua prima raccolta Kamen’(Pietra), uno dei capisaldi della poetica acmeista. A cento anni dalla pubblicazione, nelle prestigiose Le Silerchie del Saggiatore, nella traduzione a cura di Gianfranco Lauretano, ecco la prima traduzione integrale del volume in italiano con testo a fronte. Un volume denso e solido, con un linguaggio architettonico ed essenziale, che abbandona i vezzi del tardo simbolismo per una concretezza del reale e nell’inestricabile intreccio di verità dell’esistenza, rigori della storia e di natura. E un’opera essenziale, questa tradotta da Lauretano, un punto fermo della civiltà poetica europea, ora accessibile anche ai non addetti ai lavori e agli appassionati di poesia. Per tutte le poesie: «O cielo, cielo, tu mi apparirai in sogno! / Non può essere che abbagli del tutto / e il giorno bruci, come una pagina bianca: solo un po’ di fumo e un po’ di cenere!».
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Osip Mandel’štam, La pietra, Il Saggiatore Editore, Milano 2014, pp. 196, 14 euro
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