Irriverente e cinico quanto raffinato e piacevole con un ritmo incalzante questo romanzo di Jonas Lüscher. Siamo in un lussuoso resort tunisino nell’oasi di Shub dove si sono riuniti una serie di personaggi tra i più disparati. Dall’industriale Preising, che è riuscito a divenire ricco nel giro di pochi anni grazie all’intraprendenza di un suo dipendente bosniaco, il chiaroscurale Prodanovic, ad un ex campione di nuoto locale, che ha la peculiarità di detestare di tutto cuore l’acqua, una giovane coppia di broker londinesi, un cuoco di origini carinziane di fame internazionale. Sullo sfondo di un panorama da sogno, dove i nostri strani ospiti si trovano a convivere, la crisi economica, con l’inatteso default britannico, obbligherà di nuovo tutti a guardarsi intorno e a palpare la dura, drammatica, realtà.
Jonas Lüscher, La primavera dei barbariKeller, Rovereto 2015, pp. 142, 14,50 euro
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