“Weiweismi” in passerella, pensieri e tic di un artista

Torna e di moda in Italia Ai Weiwei, l’artista dissidente cinese diventato una bandiera per quell’Occidente amante, il più delle volte a parole e quando si volge ai fatti con l’esportazione della “pace” o della “democrazia”, delle libertà di espressione. E lo farà con Libero, site-specific artistico- concettuale nel fiorentino Palazzo Strozzi dal 23 settembre prossimo. L’occasione è ghiotta e consente di far tornare alla ribalta un libriccino, curato da Larry Warsh e pubblicato in origine da Einaudi nel 2013, Weiweismi, contenente una rapida sintesi per capitoli e divisa in aforismi e citazioni da interventi e articoli del suo pensiero. Ed ecco sfilare come in una passerella intellettuale e cerebrale tutti i tic dell’artista di oggi capace di criticare il potere, flirtare con il mercato e contrapporsi alla morale corrente.

Larry Warsh (a cura di)Ai Weiwei - WeiweismiEinaudi Stile Libero, Torino 2013, pp. 72, 10 euro

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