A Codogno nasce il giardino delle parole per il ricovero dei pazienti del servizio psichiatrico

L’inaugurazione Il dottor Giancarlo Cerveri, direttore del dipartimento salute mentale e dipendenze dell’ASST di Lodi: «L’accesso a uno spazio esterno al reparto, la cui importanza si è intuita con lo scoppio della pandemia nel 2020, rappresenta un elemento chiave nel rafforzamento della nostra offerta di cura»

Nasce “Il Giardino delle Parole”. È stato inaugurato oggi, mercoledì 25 settembre, il progetto di cura e riqualificazione destinato a garantire migliori condizioni di ricovero ai pazienti del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’Ospedale di Codogno. A favore della dignità e dell’umanizzazione delle cure. Realizzato grazie ai finanziamenti previsti nell’ambito dei Progetti Regionali per il Rafforzamento dei Dipartimenti di Salute Mentale e Dipendenze (DGR 7661 del 28 dicembre 2022), l’intervento ha riguardato sia l’interno (impianto di climatizzazione) che l’esterno del reparto con l’obiettivo di creare spazi più ampi, più fruibili e rispettosi della dignità delle persone ricoverate. In particolare è stata creata un’area dedicata al dialogo, Il “Giardino delle Parole”, impreziosito da un murales realizzato dai giovani pazienti del gruppo Art&Motiva inclusi nel progetto “Ri-Costruzione”, un’attività riabilitativa promossa dall’équipe di Psichiatria in collaborazione con Il Mosaico Servizi ETS.

«L’accesso a uno spazio esterno al reparto, la cui importanza si è intuita con lo scoppio della pandemia nel 2020, rappresenta un elemento chiave nel rafforzamento della nostra offerta di cura e tale opportunità assume un valore ancor più significativo per quei pazienti ricoverati e al contempo sottoposti a misure restrittive della libertà - ha sottolineato il dottor Giancarlo Cerveri, Direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze dell’ASST di Lodi -; nel progetto è stata dedicata grande attenzione all’aspetto estetico, proprio con l’obiettivo di restituire maggiore dignità alle persone che soffrono di malattie psichiatriche».

A livello provinciale sono 2.700 le persone in cura e annualmente oltre 400 pazienti vengono ricoverati a Codogno, degenza di riferimento per il Lodigiano.

«I lavori sono stati completati a metà luglio 2024, rispettando il cronoprogramma e i requisiti del bando di finanziamento; “Il Giardino delle Parole” è uno spazio di cura, dignità e inclusione nella lotta contro lo stigma della malattia mentale», ha commentato il Direttore Generale dell’ASST di Lodi, Guido Grignaffini.

Così la consigliera regionale Patrizia Baffi della commissione sanità: «Serve una rivoluzione culturale, le cure mentali devono essere considerate cure primarie come quelle del corpo e in questa direzione va anche la legge regionale, di cui sono stata prima firmataria, che istituisce il servizio di psicologia delle cure primarie».

Dal sindaco di Codogno Francesco Passerini il plauso al progetto “Il Giardino delle parole”: «L’umanizzazione è fondamentale, creare un ambiente accogliente, bello, insieme ad attività come il disegnare, il creare, aiuta il paziente». Quindi il riferimento di Passerini al contesto: «I casi di persone che necessitano di cure mentali è in aumento e l’età delle persone interessate è in discesa». Era presente anche il Direttore Socio Sanitario Silvana Cirincione.

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