«A Lodi, Fratelli d’Italia si è svuotata»

Lo storico esponente Gianmario Invernizzi fa il punto

Lodi

«La verità è che a Fratelli di Italia, alle elezioni a Lodi, rimane solo il simbolo. Chi da anni porta avanti le idee del partito sarà altrove, non nella lista di Fratelli di Italia». E l’elenco delle assenze tra i volti storici di Fdi del Lodigiano, parola di Gianmario Invernizzi, ex coordinatore provinciale, è lunga. «Io sarò con una civica, come l’ex segretario cittadino Lamparelli, non ci saranno nelle file di Fratelli di Italia né la Bazzardi né la Cominetti, come non ci sarà Buzzi, oggi in Italexit, e ancora Dardi e Niccolini: insomma tutti quelli che hanno lavorato sul territorio per far crescere il partito qui dal 2 al 20 per cento». È di nuovo Gianmario Invernizzi, ex del partito della Meloni, reduce dall’addio all’incarico nel regionale come referente di cinque province lombarde, a tornare sul panorama politico e in particolare sulle evoluzioni targate Fdi, alla luce della notizia del ritorno all’impegno politico dell’ex segretario cittadino Omar Lamparelli. Il nuovo corso che, per lui, come per Invernizzi, passa per una lista civica a sostegno di Sara Casanova. «Mi fa un enorme piacere perché Lamparelli è stato voluto come segretario cittadino da me e da Dardi, in periodo di gestione del partito a livello locale che ha portato a decuplicare la presenza degli amministratori sul territorio e anche a piazzare la provincia di Lodi al primo posto per il rapporto tra abitanti e tesserati - continua Invernizzi - : dopo la mia promozione al regionale, andava individuata all’interno del Lodigiano una figura a cui destinare il ruolo di coordinatore provinciale, perché le potenzialità c’erano. Comunque non dò la colpa a Raimondo per quanto sta accadendo: forse sarebbe accaduto anche a me, se fossi stato nominato commissario in Brianza, senza avere conoscenze del contesto e delle figure di riferimento. A Raimondo va la mia solidarietà e mi presterò come suo avvocato difensore dopo il voto, per il risultato fallimentare che registrerà un simbolo rimasto senza più anime e volti storici». Secondo Invernizzi, senza molti volti storici per le defezioni, «alla lista di Fratelli di Italia rimane chi è arrivato ieri e chi arriverà domani, per i posti in palio: abbiamo però la fortuna di vivere in un territorio piccolo e la gente sa riconoscere chi ha fatto le battaglie per il partito e ha portato avanti i valori di Fdi. Gli altri erano seduti in altri banchi e in altre formazioni civiche». Invernizzi chiarisce che il suo impegno sarà in una civica a sostegno di Casanova, «perché ho avuto modo di apprezzarla in questi anni e ha sempre lavorato moltissimo: io porterò la mia esperienza di oltre 50 anni di politica nella destra e quella di imprenditore»; una lista che, assicura, Invernizzi sarà formata da «professionisti di altissimo profilo, che godono di un consenso trasversale». Il primo passo, nei giorni a venire, sarà l’apertura del point elettorale per le civiche a sostegno del sindaco uscente, dove sarà distribuito anche il questionario “L’Officina delle idee”, per «ascoltare l’opinione dei cittadini».

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