A1 ridotta, traffico in tilt

Tempi duri per i lodigiani che studiano o lavorano a Milano. Questa volta i “tartassati” non sono i pendolari del treno, ma chi si sposta in auto o in pullman. Fino al 30 ottobre sull’A1 si viaggerà su due corsie e da ieri sono apparsi i cartelli gialli che indicano agli automobilisti il percorso alternativo, ossia raggiungere Sant’Angelo e di lì proseguire sulla statale della Valtidone, per rientrare in tangenziale a San Giuliano. Questa mattina la Valtidone era intasata di mezzi, tra quelli che normalmente la percorrono, quelli in arrivo dal territorio santangiolino che l’hanno scelta come alternativa e anche quelli in arrivo da Sud, ai quali è consigliata l'uscita dall’autostrada al casello di Lodi. I lavori riguardano l’ampliamento del cavalcavia che connette l’autostrada alla tangenziale ovest e per completarli il più velocemente possibile è stato aperto un cantiere sull’A1 attivo sette giorni su sette e 24 ore su 24, che prevede la riduzione permanente da 3 a 2 corsie per entrambi i sensi di marcia e la canalizzazione dei flussi di traffico su un’unica carreggiata, destinando l’altra ad area di cantiere. In pratica in questo momento è stata chiusa la carreggiata sud e tutto il traffico è stato deviato in carreggiata nord. Sono comunque garantite 2 corsie per senso di marcia, ma il carico di traffico che il tratto riesce a sopportare è decisamente diminuito e questa mattina in orario di punta erano segnalati diversi chilometri di coda.

Sul sito di Autostrade per l’Italia c’è una pagina dedicata al cantiere, con le cartine dei percorsi alternativi: http://www.autostrade.it/notizie-autostrade/chiusura-tangenziale-ovest-milano.html

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